La morte

Tomba di Anna Basetti

« Venite, o benedetti, nel regno del Padre mio…; oppure: andate lontano da me, o maledetti, nel posto che è stato preparato al demonio e ai suoi seguaci » (Mt 25,34 e 41). Perciò la morte è la porta del cielo e il merito più grande della vita. Il merito grandissimo nella vita è la scelta dello stato, quando l’anima si consacra a Dio e sceglie Dio per sua eredità. La morte, però, ripugna alla natura umana e noi vorremmo tenerla lontana il più possibile. D’altra parte è obbligatorio che ognuno curi la sua salute e prolunghi la sua vita, che è nelle mani di Dio, per quanto è umanamente possibile. Ma la morte è la porta del cielo, perciò senza passare per essa non possiamo entrare in paradiso. In secondo luogo, la morte è la più grande penitenza che possiamo fare dei nostri peccati. Con l’accettazione della morte noi scontiamo la pena che rimanesse ancora da scontare per la vita trascorsa. Poi è il massimo atto di adorazione. Accettare la separazione dell’anima dal corpo, cioè la distruzione del nostro essere, è un atto di somma adorazione, perché è riconoscere Dio padrone della nostra vita, il quale ne può disporre come e quando crede. La morte è incerta quanto al tempo. Nessuno sa se ha ancora poco o molto da vivere. È incerta anche in quanto al luogo. Ovunque si può morire. Si può morire in un incidente stradale e si può morire nel letto dopo una malattia; si può morire in chiesa, per strada, mentre si attende alle faccende domestiche, ai propri doveri della giornata. E incerta anche quanto al modo.

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Anima consacrata a DIO, dispensatrice della PAROLA e dell’EUCARESTIA, ESEMPIO DI FEDE E DI BONTA’ PER TUTTI, VERO DONO DI DIO ALLA COMUNITA’ PARROCCHIALE.

” VIENI SERVA BUONA E FEDELE ENTRA NEL GAUDIO DEL TUO SIGNORE “

ANNA

Ancora giovane accogliesti la chiamata della tua consacrazione a Dio nell’Istituto Maria SS.Annunziata. Innamorata della Parola di Dio la dispensavi a tutti  in  Parrocchia e ovunque. La preghiera fu il respiro necessario della tua anima e la raccomandavi  a tutti. L’Eucarestia era il desiderio più contemplativo della tua giornata. Ora, dal Cielo, intercedi perchè, sul tuo esempio, abbiamo sempre ad amare la Volontà del Signore.

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